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I beneficiari di prestazioni di disoccupazione sono 243.870 (5,6%). Il 61,3% lavora o risiede nel Nord Italia

Nel 2023 il numero di cittadini stranieri, comunitari e non comunitari, rilevati dall’INPS è pari a 4.384.044, di cui:

  • 3.820.718 (87,2%) lavoratori attivi;
  • 319.456 (7,3%) pensionati;
  • 243.870 (5,6%) percettori di prestazioni a sostegno del reddito.

 A evidenziarlo è la fotografia aggiornata allo scorso anno che è stata scattata dall’Osservatorio sugli stranieri dell’Inps, dal quale emerge che il 73,9% dei soggetti presenti nelle banche dati dell’ente , ovvero 3,2 milioni di persone, arriva da Paesi non comunitari, il 6,5% (circa 283mila) da Paesi comunitari dell’Ue15 e il 19,6% (circa 859mila) dai restanti Paesi dell’Unione europea.

Analizzando i dati per singolo paese, nel 2023 si conferma che i principali paesi di provenienza sono: la Romania, con 706mila persone (16,1% del complesso degli stranieri rilevati dagli archivi dell’Istituto), l’Albania con quasi 428mila persone (9,8%), Marocco (poco più di 342mila, 7,8%), Cina (223 mila, 5,1%) e Ucraina (oltre 217mila, 5%).

Tra i cittadini stranieri prevale il genere maschile (56,7%), ma con forti differenze tra i paesi con valori massimi per Pakistan (94,6%), Bangladesh (93,7%), Egitto (92,0%), Senegal (82,8%), India (78,0%) e Marocco (71,3%) e valori minimi per Ucraina (20,8%), Moldova (33,3%), Perù (40,7%) e Filippine (42,5%).

Per quanto riguarda l’età, i non comunitari sono generalmente più giovani: quasi la metà ha meno di 39 anni (45,6% contro il 31,3% dei comunitari); il 43,3% ha tra i 40 e i 59 anni (contro il 52,5% dei comunitari) e l’11,1% ha più di 60 anni (contro il 16,2% dei comunitari).

Il 61,8% degli stranieri censiti negli archivi dell’Istituto nel 2023 risiede o lavora in Italia settentrionale, il 23,3% in Italia centrale e il 14,9% nel Mezzogiorno (Italia meridionale e Isole). Rispetto alla popolazione residente, al Nord l’incidenza degli stranieri è di 9,9 su 100 residenti, al Centro 8,7 e al Sud e Isole 3,3.

A livello nazionale l’incidenza si attesta a 7,4 stranieri per 100 residenti.

Nel 2023 gli stranieri che lavorano, 3,8 milioni, sono in maggioranza lavoratori dipendenti del settore privato: 3,3 milioni (57,5% maschi) con retribuzione media annua di circa 16mila euro.

Più in dettaglio: 2,6 milioni lavorano in settori diversi dall’agricoltura (64,5% maschi) e hanno una retribuzione media annua di circa 18mila euro; circa 293mila lavorano nel settore agricolo (74% maschi) con retribuzione media di circa 9.500 euro; circa 492mila sono lavoratori domestici (11% maschi) con una retribuzione media di circa 9.300 euro.

Fonte: integrazionemigranti.gov.it – inps.it