Nell’ambito di un progetto europeo, l’ANOLF nazionale è volata in Polonia, con una delegazione proveniente da tutta Italia, per un percorso di scambio con realtà associative che si occupano d’integrazione e accoglienza.
Tante sono state le occasioni, nei giorni trascorsi a Varsavia, dove abbiamo incontrato e supportato i volontari che quotidianamente aiutano con ogni mezzo le famiglie di profughi ucraini. Abbiamo rivolto loro, la nostra gratitudine e il pieno coinvolgimento dell’ANOLF per future iniziative di solidarietà e fratellanza.
Infatti, l’altra faccia del conflitto in Ucraina sono i milioni di profughi, in fuga dalla guerra, che sono giunti in Polonia. Abbiamo toccato con mano l’impegno e la partecipazione di tante organizzazioni no profit che da mesi organizzano presidi di accoglienza sul territorio e distribuzione dei beni di prima necessità.
Notevolmente diversa la situazione sul versante del confine bielorusso, dove i profughi non ucraini trovano il muro a fermarli, oltre a un enorme dispiegamento di agenti di frontiera che li respingono sistematicamente indietro.
Due situazioni, simili e contrastanti, che ci fanno ben comprendere come il lavoro portato avanti da ANOLF, oltre le frontiere e senza alcuna distinzione di razza, etnia o religione sia unica nel panorama europeo e verso il rispetto della dignità umana di qualunque persona.
La settimana in Polonia è terminata al Youth Poland per una giornata formativa sulle competenze digitali e imprenditoria con attenzione particolare alle questioni sociali.