“Molte di queste persone – afferma Maria Ilena Rocha, Presidente Nazionale ANOLF – sono in fuga da guerre, persecuzioni, violenza, ma anche dall’impatto dei cambiamenti climatici”.
“Sono numerosi gli operatori, i volontari ed i referenti delle strutture ANOLF territoriali – continua Rocha – che con determinazione lavorano e promuovono quotidianamente l’accoglienza. Un gesto di elevata umanità che è nel nostro DNA, ma è anche un dovere al quale tutti gli Stati, a partire da quelli dell’Unione Europea non possono sottrarsi. Occorre continuare ad attivare e promuovere, con sensibilità, corridoi umanitari per donne, minori, giovani vittime, al fine di garantire loro il diritto alla protezione internazionale”.
“Insieme alla Confederazione Cisl, da sempre attenta alla tutela dei diritti umani – conclude Rocha- continueremo a collaborare per rafforzare e rinnovare quell’impegno che ci spinge a cercare soluzioni, reali e concrete alle crescenti e preoccupanti crisi umanitarie che si consumano nel Mediterraneo e non solo.
L’ ANOLF rinnova, attraverso tutte le sue strutture in Italia e all’estero ad essere punto di riferimento per chi cerca assistenza e tutele”.