20 Giugno. Giornata Mondiale del Rifugiato, ANOLF “Costruiamo un mondo di pace e di inclusione”

Il 4 dicembre 2000 in occasione del 50° anniversario della Convenzione del 1951 relativa allo status dei rifugiati, con la Risoluzione 55/76 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite al fine di intensificare gli sforzi per prevenire e risolvere i conflitti e contribuire alla pace e alla sicurezza dei rifugiati, ha scelto di celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato il 20 giugno.

In occasione di questa importante ricorrenza, saranno tante le iniziative, gli eventi culturali, i dibattiti e le manifestazioni che saranno promosse dalle ANOLF nei territori.

Sono oltre 114 milioni le persone in fuga da guerre, persecuzioni e violenza a livello globale, almeno 1 persona ogni 73.

Il numero crescente di conflitti, la crisi climatica ed i loro effetti secondari, inclusa l’insicurezza alimentare ed energetica, costringono un numero sempre crescente di persone ad abbandonare le proprie case o il proprio Paese alla ricerca di sicurezza e protezione.

“I popoli in fuga dalle persecuzioni, dalle guerre, dallo sfruttamento e dalla fame afferma – Maria Ilena Rocha, Presidente Nazionale ANOLF – devono essere considerati una risorsa per la nostra società che accoglie; dobbiamo essere in grado di offrire loro una possibilità di emancipazione, libertà e speranza”.

“La mission di ANOLF – prosegue Rocha – è da sempre stata di essere al fianco della persona, promuovendo processi di inclusione e di integrazione. I rifugiati scappano perché non hanno scelta e dobbiamo scegliere di aiutarli con tutti i mezzi a disposizione”.

“Come ANOLF siamo consapevoli, da sempre, che l’immigrazione è una sfida epocale – conclude Rocha – non solo per il nostro Paese ma per l’Europa tutta. Viviamo un contesto storico e sociale fatto di grandi cambiamenti e di grandi movimenti di persone, per questo siamo convinti che la crescita dei flussi migratori, oltre a dover essere governata con responsabilità e solidarietà, andrebbe anche spiegata e compresa dall’opinione pubblica per abbattere il muro della paura e dell’odio”.