I risultati raggiunti da ANOLF nelle sue sedi estere, sono stati lusinghieri avendo raggiunto e formato, ben 300 destinatari. Donne, bambini in età scolare, genitori oggetto di ricongiungimento familiare e destinati a raggiungere i propri cari in Italia in condizioni di regolarità di ingresso e garanzie di insediamento come previsto dalla normativa.
A dare attuazione al progetto “FORM@” è una costituenda ATS che include i 4 Patronati CePa (INCA, INAS, ITAL e Patronato ACLI) in partenariato con l’ANOLF.
Il progetto è finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione, che vede il Ministero dell’Interno nella veste di autorità responsabile e il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali nella veste di autorità delegata.
Il progetto FORM@2 si è posto l’obiettivo di qualificare e facilitare i percorsi di ricongiungimento familiare attraverso la formazione pre-partenza.
Form@2 ha messo disposizione dei beneficiari un sistema di servizi integrati, ponendo particolare attenzione alle questioni concernenti la conoscenza della lingua, l’educazione civica e lo studio del patrimonio culturale e valoriale del Paese di destinazione.
I destinatari del progetto sono i figli, i coniugi, e – in piccola parte – i genitori anziani dei cittadini stranieri che hanno effettuato richiesta di ricongiungimento familiare dai seguenti paesi: Albania, Egitto, Marocco, Senegal, Tunisia.
Forte è stato l’impegno di ANOLF sia in Italia sia all’estero, nella fase di reclutamento e adesione al progetto che ha visto circa cinquanta operatori dell’associazione in Italia impegnati nell’opera di convincimento e sostegno alla partecipazione dei richiedenti il ricongiungimento familiare. Tramite questi sono stati sviluppati, grazie al prezioso lavoro dei sei operatori presenti all’estero, i percorsi di formazione nei rispettivi paesi esteri, dove risiedevano i familiari.
“Abbiamo avuto l’intuito importante afferma Maria Ilena Rocha, Presidente Nazionale ANOLF, di lavorare in paesi strategici poiché il presente e futuro si chiama cooperazione”.
“Questo progetto ha avvicinato tanti popoli che hanno in comune radici sociali e culturali, come ANOLF conclude Rocha, siamo consapevoli che l’arma migliore per abbattere l’esclusione sia valorizzando la formazione culturale e sociale