Mohammed Elmajdi presidente dell’Anolf Puglia e segretario territoriale della Cisl di Foggia, è stato vittima di un inaudito attacco e sequestro nel Ghetto di Rignano da parte di un gruppo di cittadini d’origini immigrate.
Mohammed Elmajdi, si era recato con entusiasmo, al campo che ospita cittadini per lo più braccianti, per attivare le misure di sostegno e inclusione previste nell’ambito dell’affidamento, da parte della Regione Puglia, dei servizi di accoglienza, tutela e contrasto al caporalato.
“Tale aggressione, rimarcano le nostre storiche battaglie e numerose segnalazioni – dichiara Maria Ilena Rocha Presidente Anolf Nazionale – del disagio, delle gravi condizioni dei ghetti, dove il degrado, la criminalità, le violenze e pessime condizioni igienico-sanitarie, sono all’ordine del giorno. Sono migliaia le donne e uomini d’origini immigrate che vivono in questi insediamenti rurali totalmente irregolari. Vittime dei caporali, senza diritti e invisibili. Insieme alla CISL, alla realtà associativa ANOLF e alle categorie coinvolte, quali la FAI CISL, auspichiamo in maggiori stanziamenti, sensibilità e rigore, rafforzando le continue campagne contro le violenze, lo sfruttamento e l’illegalità che non devono rafforzare atti criminali”
L’ANOLF Nazionale, si appella al massimo interesse e ad un’ampia compartecipazione, perché tale aggressione non debba scoraggiare l’operato dei nostri referenti ANOLF, sindacalisti e volontari che hanno sempre creduto nella piena integrazione, interazione e legalità, contro qualsiasi atto e forma di violenza, esprimendo tutta la nostra vicinanza e solidarietà unendoci all’appello e comunicato della stessa CISL Foggia, ANOLF Foggia e Cisl Puglia.